Imposta comunale sugli immobili (ICI)

Generalità

Si tratta di un'imposta dovuta dai proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli, situati sul territorio dei Comuni dello Stato. Sono tenuti al pagamento dell'imposta, in luogo del proprietario, il titolare di diritti reali d'usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie, nonché il locatario finanziario.

Il soggetto passivo è tenuto a presentare apposita dichiarazione ICI, contenente i dati relativi agli immobili posseduti nel Comune. Essa ha valore fino a quando sia l'immobile dichiarato che il titolare del diritto reale su di esso non subiscono modificazioni; in tal caso è necessario procedere ad una nuova dichiarazione. L'imposta è pagata al Comune nel cui territorio si trova l'immobile.

Determinazione dell'imposta

E' calcolata annualmente applicando al valore dell'immobile l'aliquota relativa. Il versamento deve essere effettuato in due rate: la prima nel mese di giugno, la seconda, a saldo, entro il 20 dicembre. Il contribuente può versare l'imposta in unica soluzione entro il mese di giugno.

Nella determinazione dell'importo da versare, si deve tener conto del periodo di possesso, (calcolato in mesi) e della quota posseduta (espressa in percentuale). E' prevista una detrazione per l'abitazione principale e la riduzione del 50 per cento dell'imposta per i fabbricati fatiscenti, inabitabili e, di fatto, inutilizzati.

Dichiarazione e pagamento

Il titolare del diritto deve presentare apposita dichiarazione ICI contenente i dati relativi all'immobile posseduto nel Comune. Essa ha valore fino a quanto, sia l'immobile dichiarato che il titolare del diritto reale su di esso, non subiscano modificazioni, nel qual caso è necessario procedere ad una nuova dichiarazione.

La dichiarazione ICI deve essere redatta su apposito modulo, gratuitamente fornito dal Comune e presentata direttamente, oppure trasmessa per raccomandata postale, in duplice copia, entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Il pagamento dell'imposta può essere effettuato:

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Il contribuente che dovesse riscontrare di non aver effettuato il versamento in tutto, in parte, oppure correttamente, ha la possibilità, entro un anno, di regolarizzare la propria posizione utilizzando l'istituto del ravvedimento operoso per il quale può rivolgersi direttamente all'Ufficio Comunale.

Il contribuente che dovesse riscontrare di aver pagato un'imposta non dovuta, può chiederne il rimborso entro tre anni dal pagamento o dal giorno in cui è stato definito il diritto alla restituzione; a tal fine presenta apposita domanda scritta e motivata, con allegate le ricevute originali dei versamenti effettuati.

Documenti necessari

  • Dichiarazione su apposito modulo
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